Come aprire una palestra

Il settore del fitness registra, ormai da un decennio, un trend positivo pressoché costante.

Complice una maggiore attenzione alla propria salute e all’immagine, non c’è centro sportivo o palestra che non sia quotidianamente preso d’assalto da frequentatori di ogni tipo: una vera miniera d’oro per i gestori e un’ottima opportunità per chi cerca un business di successo.


Cosa serve per aprire una palestra

Le palestre e i centri fitness sono oggi regolati da apposite leggi regionali, ciascuna delle quali impone dei vincoli e dei requisiti più o meno rilevanti.

In linea di principio, oltre ai requisiti strutturali legati ai locali che si intendono occupare (primo fra tutti il rispetto degli adempimenti igienico sanitari, nonché della normativa in tema di urbanistica ed edilizia), a pesare particolarmente sono i titoli richiesti ai gestori. Dovrà infatti essere nominato un responsabile dell’attività, non necessariamente il titolare della palestra, che abbia seguito un percorso di studi idoneo (diploma ISEF o laurea in scienze motorie).



L’iter

Una palestra è una vera e propria attività d’impresa, anche se, per il nostro ordinamento, è ricompresa nell’ambito delle attività artigianali. Nelle fasi precedenti l’apertura, sarà quindi necessario procedere ad alcuni adempimenti:

  • Apertura della P.Iva
  • Comunicazione di inizio attività (SCIA), da presentarsi presso il Comune
  • Richiesta dell’autorizzazione all’esposizione dell’insegna, da inoltrare al Comune
  • Iscrizione nell’apposito Registro delle Imprese dedicato alle Attività Artigianali
  • Agibilità dei locali
  • Regolarizzazione delle posizioni INPS e INAIL
  • Certificazione di idoneità sanitaria
  • Autorizzazione dei vigili del fuoco, nel caso i locali superino dati limiti dimensionali
  • Valutazione dei rischi a norma della L. 626 del 1994

In aggiunta a tali adempimenti, può essere necessario effettuare la comunicazione al Comune di competenza, nel caso in cui si preveda l’installazione di distributori automatici, nonché il pagamento dei diritti SIAE per la diffusione di musica.

Quanto costa aprire una palestra

Considerando che, oltre all’affitto della struttura, si devono calcolare le spese per l’acquisto ed il mantenimento dei macchinari, per il personale e per la pulizia dei locali, aprire una palestra può essere molto oneroso.
Certo molto dipende dal tipo di servizio che si intende offrire, dalla quantità e qualità di corsi che si vogliono programmare, dalle dimensioni: basti pensare che un bilanciere nuovo può costare dai 180 € in su, mentre per un tapis roulant professionale, servono almeno 3.000 €.

Il franchising

Anche in questo settore si è fatta largo la conveniente formula del franchising. Affiliandosi ad una catena di centri sportivi di nota fama, si può sfruttare il ritorno di immagine delle campagne pubblicitarie nazionali, offrire ai propri clienti servizi esclusivi e, soprattutto, godere di agevolazioni finanziarie nella fase di avvio (sia per l’allestimento della struttura, che per l’acquisto o l’affitto delle macchine) e di un supporto nella gestione.

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